Gerry Conlon era un cittadino britannico che è stato falsamente accusato e incarcerato per il famoso caso dell'attentato all'hotel di Guildford nel 1974. L'attentato all'hotel di Guildford era stato perpetrato dall'IRA Provisional e aveva causato la morte di cinque persone.
Conlon venne arrestato insieme ad altri tre uomini e fu condannato a una lunga pena detentiva, inizialmente a scontare 30 anni di prigione. Durante il processo, Conlon si dichiarò innocente ma fu ritenuto colpevole sulla base di prove manipolate dalla polizia e dal fatto che si trovava vicino all'area dell'attentato.
Conlon e gli altri tre condannati furono conosciuti come i "Guildford Four", ma in seguito si scoprì che erano stati ingiustamente accusati e condannati. Nel 1989, dopo 15 anni di detenzione, le loro condanne furono annullate dalla Corte d'Appello e furono riconosciuti innocenti.
La storia di Gerry Conlon e degli altri tre condannati ingiustamente è stata oggetto del film del 1993 "In the Name of the Father" diretto da Jim Sheridan, in cui Conlon è stato interpretato dall'attore Daniel Day-Lewis. Il film ha contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sul caso e ad evidenziare gli errori giudiziari commessi.
Dopo essere stato rilasciato, Conlon si è battuto per la giustizia e per i diritti umani. È diventato un attivista per le cause dei detenuti ingiustamente incarcerati e si è impegnato nella lotta contro l'ingiustizia. Gerry Conlon è morto nel 2014 all'età di 60 anni. La sua storia è considerata un simbolo delle ingiustizie del sistema penale britannico.
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